Famiglie resilienti

Quali sono le caratteristiche ?

“Resilienza” un termine iper usato da pochi anni nel gergo comune.

Generalmente lo si usa per connotare tutte le persone che non si arrendono di fronte alle difficoltà ed anziché soccombere escono dalle crisi con una marcia in più.

Resilienza è la capacità di trasformare le crisi in opportunità.

Froma Whalsh, psicoterapeuta americana, esperta di resilienza familiare, suggerisce che i resilienti sono quelli che sono in grado di saltare in avanti. Infatti, si è resilienti non se si esce indenni da una battaglia, senza graffi e ferite, e nemmeno se dopo un uragano che ci ha spazzato via la casa ne ricostruiamo un’altra identica.

Uso un linguaggio metaforico, per dire che si è resilienti se si ha il coraggio di cambiare.

“Resilienti si nasce o si diventa?”

Domanda tra le più gettonate, che ci apre la riflessione sulla resilienza non come caratteristica esclusiva del singolo individuo ma come caratteristica relazionale, e del gruppo a cui da sempre apparteniamo, la nostra famiglia.

Si è resilienti, perché si vive in una famiglia resiliente.

“Cosa contraddistingue le famiglie resilienti da quelle che non possono definirsi tali?”

Abbiamo individuato alcune caratteristiche chiave:

  • Le famiglie resilienti hanno un modo di comunicare chiaro. I membri di queste famiglie sono capaci di esprimere ciascuno i propri pensieri ed aspettative sull’altro. Condividere informazioni in modo chiaro nei momenti di crisi, è un fattore enormemente importante, perché aiuta a gestire le emozioni negative e ad organizzare l’azione di risoluzione dei problemi. Tanto è vero che negli interventi psicologici dopo un evento catastrofico e traumatico (es, terremoto) si usa la tecnica chiamata debriefing, in cui si organizzano dei gruppi per parlare dell’evento avvenuto e condividere informazioni.
  • Le famiglie resilienti hanno un’organizzazione flessibile e coesa. Hanno la capacità di adattarsi al contesto e di rimanere uniti. Il supporto degli altri è una vera ancora di salvezza nei momenti difficili.
  • Le famiglie resilienti hanno sistemi di credenze facilitanti e non limitanti. Le credenze (valori, pregiudizi, informazioni, atteggiamenti) possono essere facilitanti, nel senso di aprire a tante possibilità di risoluzione di un problema oppure limitanti, ovvero che contribuiscono ad esacerbare la situazione di crisi.

Un esempio di credenza facilitante può essere “non bisogna mai arrendersi di fronte alle difficoltà”. Ma non tutte le credenze hanno valore facilitante in ogni occasione. Ad esempio la credenza suddetta, potrebbe risultare svantaggiosa, nel caso una famiglia si trovi ad affrontare una situazione in cui non ci sono soluzioni, ad esempio una malattia grave di un membro con nessuna speranza di sopravvivenza.

Per concludere, la resilienza è qualcosa che possiamo condividere, scambiare, acquisire in qualsiasi momento della nostra vita e un forte contributo è dato dalle relazioni che instauriamo all’interno della nostra famiglia. Gli uomini trovano un nuovo ingegno e nuove risorse, quando la situazione lo richiede.

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